Un buco economico di oltre 200 milioni di euro per gli agriturismi toscani a causa delle restrizioni previste per la zona arancione ma anche per il crollo del turismo che rischia di compromettere il Natale. È quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Toscana e Terranostra Campagna Amica Toscana sugli effetti dell’ultimo Dpcm per il contrasto dell’emergenza Coronavirus.
“La regione Toscana – spiega una nota di Coldiretti – conta 4.500 agriturismi con un totale di 31mila camere e 700 piazzole. Per Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana il passaggio della regione in fascia arancione è un duro colpo inferto ai nostri agriturismi, ed alle imprese agricole collegate, che nel periodo del lungo lockdown da marzo a maggio sono stati al collasso per la chiusura delle strutture. Il primo lockdown ha azzerato le presenze in campagna nei tradizionali weekend di primavera e di Pasqua mentre durante l’estate ha pesato l’assenza praticamente totale degli stranieri. Per questo – aggiunge Filippi – le limitazioni alle attività di impresa devono prevedere un adeguato sostegno economico e iniezioni di liquidità lungo tutta la filiera e interventi a fondo perduto per salvare gli agriturismi, un esempio straordinario del turismo rurale ed enogastronomico”.