La tassa di sbarco arriva anche nell’Isola d’Elba. Tutti i turisti che prendono il traghetto saranno costretti, infatti, a pagare 1 euro in più sul biglietto se vorranno sbarcare sull'isola. Esentati solo i residenti, i bambini sotto i 12 anni e coloro che all'Elba sono proprietari di immobili. La tassa, ritenuta un modello più giusto rispetto alla tassa di soggiorno, nasconde un aspetto che non piace molto ai sindaci: i ricchi che arriveranno sull'isola in yacht o panfilo, non saranno sottoposti ad alcun pedaggio. La notizia è stata confermata dal sindaco di Marciana Marina, Andrea Ciumei che non esclude un ricorso contro una sentenza del Tar della Toscana che lo scorso anno, proprio in virtù della normativa nazionale, ha dato ragione a un privato utente contro il comune di Capraia sul pagamento della tassa. Sergio Ortelli, battagliero, sindaco del Giglio, sembra intenzionato a non attendere la modifica della legge e ad imporre il pagamento anche ai diportisti e non solo ai passeggeri dei traghetti, proprio mentre sta per varare un aumento da 1 euro e 1,50 per la nuova stagione turistica.
“All'Elba – spiega Roberto Peria, sindaco di Portoferraio – la tassa ci consentirà di finanziare la gestione associata del turismo e probabilmente verrà applicata tutto l'anno a partire dal prossimo giugno: secondo una prima stima si conta di ottenere a regime una cifra vicina al milione di euro”.
I primi ad avvalersi della tassa di sbarco, preferendola alla tassa di soggiorno, sono stati i comuni di Capri e Anacapri, sempre con la regola della sovrattassa sul biglietto dei traghetti per tutti coloro che vogliono andare sull'isola.