Il Mart si rilancia con mostra su Antonello da Messina

In contemporanea ‘L’altro ritratto’ e mostra su Grande Guerra

Le opere di Antonello da Messina fano mostra di se al Mart di Rovereto. Uscito dal suo anno nero, con l'emorragia di finanziamenti e di visitatori (-50% nel 2012), il Mart di Rovereto con una doppia mostra di sicuro richiamo. "Le sfide che il Mart sta affrontando sono un po' il concentrato delle sfide dei musei e dei beni culturali a livello nazionale e non solo – spiega Salvatore Settis,  membro consiglio scientifico Mart – è più che mai importante avere chiarezza di obiettivi".
Costata intorno alle 900 mila euro, la rassegna dedicata ad Antonello da Messina aprirà le porte al pubblico il 5 ottobre e si potrà visitare fino al 12 gennaio. Di richiamo i grandi prestiti internazionali, come sottolinea la direttrice del Mart Cristiana Collu, con l'atout di opere che mancavano persino nella retrospettiva romana di Palazzo delle Esposizioni, come ‘Il Ritratto d'uomo’ appena restaurato e prestato dal Philadelphia Museum of art, il ‘Salvator Mundi’ della National Gallery di Londra, la ‘Madonna Benson’ che arriverà dalla National Gallery di Washington.      
Curata dal filosofo Jean Luc Nancy, esponente del pensiero post decostruzionista, la seconda rassegna, ‘L'altro ritratto’, torna al contemporaneo con un'esplorazione che comprende tutte le tecniche artistiche, dalla pittura al video, e intreccia diverse generazioni.
Un percorso che parte dai grandi ritrattisti, italiani e stranieri, del Novecento come Vito Acconci, Alberto Giacometti, Gerard Richter, Lucien Freud, Francesca Woodman, Giulio Paolini, Thomas Ruff, Shizuka Yokomizo sino ai lavori più recenti di Jeff Wall, Mark Lewis, Barbara Probst, Margot Quan Knigt, passando per le sperimentazioni di Douglas Gordon e Fiona Tan.    
Inoltre, in autunno, in previsione del centenario che ricorre nel 2014, è in programma anche una mostra sulla Grande Guerra, aperta dal 4 ottobre al 24 maggio. E sabato 19 ottobre riapre la Galleria Civica di Trento, la cui gestione è stata affidata proprio al museo diretto da Cristina Collu.

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