“Invitiamo tutti a tenere i nervi saldi: abbiamo affrontato tanti problemi negli ultimi due anni e faremo il possibile per far partire anche la prossima stagione invernale”. Ad affermarlo l’assessore al turismo della Provincia autonoma di Trento, Roberto Failoni, sentito dall’ANSA in merito ai rischi rappresentanti dall’aumento dei costi energetici per le imprese del settore turistico.
“Vedremo cosa accadrà nei prossimi mesi a livello internazionale sui costi energetici e aspettiamo le azioni del nuovo Governo. Da parte nostra, cercheremo in tutti i modi di garantire l’avvio della stagione. È già partita anche la comunicazione per promuovere il Trentino”, ha aggiunto.
Intanto gli albergatori in Alto Adige chiuderanno qualche sauna e abbasseranno forse di qualche grado le piscine, ma cercheranno di restistere al caro energia. Ne è convinto il presidente dell’Unione albergatori e Pubblici Esercenti dell’Alto Adige (Hgv) Manfred Pinzger.
“Come Unione albergatori abbiamo anche la funzione di consigliare i nostri iscritti su come affrontare le nuove sfide ed il nostro consiglio è stato quello di vedere se c’è la possibilità di diminuire l’offerta delle saune o di limare su qualche grado di calore, perché già quello incide sulle bollette – ha detto Pinzger all’Ansa – Alcuni alberghi che non si trovano nelle aree sciistiche e rimangono periferici probabilmente faranno i conti, se conviene aprire durante i mesi freddi, perché le spese incidono parecchio, ma questo non metterà a rischio la stagione invernale che dopo due anni di covid deve andare avanti. Rispetto ad altri settori che hanno avuto aiuti più cospicui, noi non abbiamo avuto molto. E nemmeno il nuovo decreto aiuti ter sarà generoso con il nostro settore. Certo è che abbiamo dinnanzi dei mesi difficili, in cui ogni cosa andrà calcolata con oculatezza”, ha detto il presidente dell’Unione albergatori.