Tassa di soggiorno, il no degli albergatori infuriati

"Anziché introdurre nuove tasse, che rischiano di essere il colpo di grazia per molti alberghi trentini che faticano, si punti a ridurre la spesa pubblica ed a ottimizzare i servizi". È il commento di Giovani Bort, presidente dell'Unat sulla notizia della tassa di soggiorno inserita nella riforma del turismo, per ora disegno di legge, promossa da Dallapiccola.
Sarà un opposizione ‘dura e categorica’ quella promessa da Bort che commenta la proposta di introdurre anche in Trentino una tassa di soggiorno, presumibilmente a partire dal 2018.
"La tassa di soggiorno potrebbe essere il colpo di grazia per molti alberghi trentini che faticano e sono a rischio default –  aggiunge Bort – si facciano piuttosto azioni incisive e profonde su riorganizzazione e ottimizzazione dei servizi, puntando a gestioni virtuose e a ridurre i costi dell’operatività. Ci riserveremo di intervenire con ogni mezzo a nostra disposizione per far sentire la nostra voce e impedire l’introduzione di questa nuova, ingiusta, gabella".

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