Turisti tedeschi evitano piste sci Austria ed è boom in Alto Adige

Valanga di disdette nei centri sciistici in Austria da parte dei turisti tedeschi dopo l’introduzione dei 10 giorni di quarantena per chi rientra in Germania. L’isolamento può essere interrotto dopo cinque giorni con un tampone negativo.  “La situazione è drammatica – afferma  il vicepresidente degli albergatori austriaci, Walther Veit – Nel periodo natalizio i clienti sono soprattutto famiglie”.
Ma se l’Austria piange, l’Alto Adige sorride e accoglie i turisti tedeschi. Sono soprattutto le famiglie che vogliono evitare la quarantena a spostare le loro preferenze verso l’Alto Adige, che – almeno per il momento – è ancora zona bianca.  L’Alto Adige rispetto all’Austria è messo nettamente meglio, anche se l’incidenza ormai è a 405 e la zona gialla è a un passo.
“Siamo vicini alla stagione invernale, e dopo quello che abbiamo passato l’anno scorso, diventerebbe tutto molto più complicato”, afferma nella trasmissione ‘Un Giorno da Pecora’ Gustav Thoeni, albergatore ed ex campione di sci.  “Meglio restrizioni al massimo piuttosto che le chiusure”, afferma l’ex campione.
Secondo il presidente degli albergatori altoatesini Manfred Pinzger le richieste e prenotazioni stanno arrivando, non vuole però confermare massicci spostamenti dall’Austria verso sud.
La storia della pandemia insegna che il passo dal giallo all’arancione è breve. Per piegare la curva dei contagi si ipotizza il ritorno delle mascherine all’aperto e le Ffp2 sugli autobus. Da tempo Bolzano si sta impegnando per evitare la chiusura degli impianti di risalita in zona arancione.
“I mercatini di Natale restano osservati speciali, valutiamo di giorno in giorno la situazione ed eventuali misure più restrittive”, conferma il governatore Arno Kompatscher.

editore:

This website uses cookies.