Umbria, nessun danno dal sisma per i beni culturali: messa in sicurezza ha tenuto

Grazie agli interventi di messa in sicurezza dei beni culturali ‘immobili’ della Valnerina umbra non hanno subito alcun danno con l’ultimo sisma. La scossa con epicentro a Muccia ha fatto alzare il rischio rendendo ‘subito necessari’ nuovi lavori. Ad affermarlo Marica Mercalli, soprintendente per l’archeologia, le belle arti e il paesaggio dell’Umbria che ha compiuto un sopralluogo nell’area del cratere insieme ai tecnici della Soprintendenza e al segretario regionale dell’Umbria Aurora Raniolo. In particolare sarà rapidamente completata la struttura in tubi innocenti già montata sulla controfacciata della basilica di San Benedetto, a Norcia, quasi totalmente distrutta dal sisma del 30 ottobre del 2016. “Sarà ora rapidamente completata fino a terra – ha spiegato Mercalli – e quindi zavorrata. La facciata della basilica sarà a quel punto completamente sorretta dalla ‘gabbia’, visto che la parte esterna, su piazza San Benedetto, è già completata e ancorata. A formare una sorta di sandwich a protezione di ciò che rimane della facciata della chiesa, alla quale l’ultima scossa non ha comunque provocato alcun nuovo danno”.

Per permettere l’intervento di completamento della struttura sulla controfacciata della Basilica verrà liberata dalle macerie una parte dell’area ‘interna’ della chiesa. Il lavoro proseguirà poi con lo sgombero di tutte le macerie ancora all’interno del sedime della Basilica.
Altro intervento ‘urgente’ riguarderà la chiesa romanica di San Salvatore a Campi di Norcia, anche questa in gran parte crollata dopo il terremoto del 2016. “Va puntellata al più presto – ha spiegato la Soprintendente – quella piccola parte della volta ancora rimasta in piedi nella zona destra per evitare che altre scosse possano provocare ulteriori crolli. Ci sono gli affreschi da tutelare, applicando delle velature e iniziando i consolidamenti, anche perché questa chiesa rappresenta un’importante testimonianza del romanico umbro”.
Già recuperati, invece, i frammenti di altri affreschi crollati per le precedenti scosse e ricoverati nel deposito di Santo Chiodo. Tra gli interventi che ‘hanno tenuto’ dopo il nuovo terremoto quelli sull’abbazia di Sant’Eutizio dove è in corso un intervento della diocesi di Spoleto-Norcia. “In Umbria – ha spiegato Mercalli – abbiamo completato la messa in sicurezza di 39 beni culturali immobili e ci avviamo verso la fase della ricostruzione. La nuova scossa però ci preoccupa molto. Di fatto riapre la fase dell’urgenza e dell’allerta perché il livello di rischio si è di nuovo alzato. Abbiamo tempi strettissimi per procedere agli interventi di ulteriore consolidamento. Operazioni delicate che devono essere fatte con la massima attenzione. Anche perché non sappiamo per quanto tempo dovranno durare prima della ricostruzione e a quale intensità di scosse resistere”.

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