Umbria, al via programma recupero beni culturali danneggiati dal sisma

È pronto a partire in Umbria il primo programma di ricostruzione del patrimonio culturale danneggiato dal terremoto, con a disposizione oltre 20 milioni di euro per 38 chiese (9 milioni) e per 18 opere pubbliche (11 milioni). Lo ha annunciato Catiuscia Marini, presidente della Regione sottolineando che, entro fine anno, tutte le 38 chiese umbre del programma saranno riaperte e restituite alle rispettive comunità, mentre per le altre opere pubbliche le tempistiche cambiano da struttura a struttura.

“Potranno partire subito – ha spiegato Marini – i lavori di ricostruzione delle 38 chiese, quasi tutte nel cratere, che non hanno subito danni gravissimi e per questo rapidamente riparabili”.
Nell’altro programma di primi interventi per opere pubbliche danneggiate dal sisma (11 milioni di euro) rientrano, a Norcia le mura urbiche, il Teatro Civico e San Francesco, e a Spoleto, il complesso del chiostro di San Nicolò.
Inoltre, durante la conferenza stampa è stato illustrato il lavoro ancora in atto, sia a Santo Chiodo sia in alcuni siti dell’area del sisma, dei restauratori beneficiari delle borse di studio messe a disposizione dalla Fondazione Carifirenze sulla base di un accordo con l’Opificio delle Pietre Dure. Marini ha riferito che dalla campagna di donazioni con gli Sms solidali arriveranno in Umbria 4o milioni di euro: la Regione, d’intesa con i sindaci, li destinerà per realizzare ‘centri di comunità’, dotare le scuole di tecnologie ed altri materiali per la didattica, e infine per il restauro di beni mobili delle chiese.

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