Albergatori e dipendenti delle strutture alberghiere di Perugia, rappresentati da Federalberghi-Confcommercio, Confindustria e Confesercenti Umbria, hanno fatto irruzione nell'aula del consiglio comunale per protestare contro la tassa di soggiorno.
“I manifestanti – si legge in una nota delle associazioni – denunciano gli effetti pesantemente negativi della tassa proprio davanti al consesso che ne ha deciso l'introduzione senza averne adeguatamente valutato le conseguenze e rimanendo sordi, per quasi due anni, alle ragioni delle imprese, che sono anche le ragioni del turismo umbro”.
Conseguenze che, per le categorie, “si sono già manifestate a pochissimi giorni dalla effettiva applicazione (1 febbraio, anche se formalmente la tassa è scattata da inizio anno), come previsto dagli operatori, sotto forma delle prime disdette arrivate da parte di gruppi”. “L'occupazione del consiglio comunale – spiegano ancora gli organizzatori – conclude una settima di mobilitazione delle strutture ricettive, che hanno affisso grandi cartelli contro la tassa di soggiorno e l'eccessivo carico fiscale”.