Tassa soggiorno, Federalberghi punta su ‘Umbria No Tax’

Per Bianconi, dopo introduzione Imu, amministrazioni locali non ne hanno bisogno

Vincenzo Bianconi, presidente della Federalberghi Perugia, torna sulla questione della tassa di soggiorno attraverso una lettera indirizzata a Fabrizio Bracco, assessore regionale al Turismo.
Il fronte dei Comuni rappresentati dall'Anci non è più così compatto nel sostenere l'opportunità di introdurre la tassa. “Si è parlato – sottolinea Bianconi – di prevedere qualche tipo di penalizzazione per i Comuni che non si dovessero adeguare alle decisioni dell'Anci, se dovesse vincere la linea favorevole all'imposta di soggiorno come se sottoporre i cittadini all'ennesimo balzello fosse un titolo di merito. Al contrario, la nostra organizzazione sarebbe disponibile a contribuire a valorizzare, anche con campagne di comunicazione ad hoc, quei territori che scegliessero di non adottare il provvedimento, presentandosi ai turisti che scelgono l'Umbria come ‘No Tax’”.
Nel prossimo incontro con l’Anci, Federalberghi ribadirà la propria posizione contraria alla tassa, sostenendo che, “dopo la reintroduzione dell'Ici/Imu, la rivalutazione degli estimi catastali e le addizionali, anche le casse delle amministrazioni locali non dovrebbero essere più così bisognose di una ulteriore tassa come quella di soggiorno”.

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