Terni, i flussi turistici calano a picco

Federalberghi: senza strategia trasformeremo hotel in appartamenti e case di riposo

I dati delle presenze turistiche in Umbria tra il 2002 e il 2009 sono scese del 4,6%. In particolare, nel ternano la flessione è stata dell'8,2%, dove a gennaio-ottobre 2010 c'è stato un ulteriore dell'1,51%. "Ormai le nostre strutture non sono più neanche in grado di autofinanziarsi la manutenzione straordinaria – spiega Giunio Marcangeli, presidente provinciale di Federalberghi – stiamo lavorando in perdita pur di contenere l'erosione delle nostre quote di mercato, e questo non ce lo potremo permettere ancora a lungo. O l'Stl nel suo insieme – continua –  in definisce la strategia ed attua azioni conseguenti ed immediate che dopo anni tornino a far risalire l'indice di occupazione nelle nostre strutture o ci conviene trasformare rapidamente le stesse in appartamenti o case di riposo. Le azioni di rilancio mi sembra che siano ormai state definite e condivise da tutti gli attori locali: promo-commercializzazione affidata ad un unico soggetto misto pubblico-privato, la sinergia con i flussi turistici della cascata, la politica degli eventi e della loro destagionalizzazione ed anche ultimamente il marketing territoriale su Roma, ma istituzioni e politici si stanno dimostrando incapaci di coordinare questi indispensabili elementi del rilancio locale. Nei prossimi mesi – conclude – dovremo anche sapere quali progetti definitivamente condividere con le Istituzioni locali su altri due filoni fondamentali per il nostro incoming turistico, quali il congressuale e la struttura polivalente e multifunzionale contenitore per eventi, spettacoli e manifestazioni".

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