Albergo diffuso, struttura di sviluppo realtà minori

A metà tra casa e hotel, permette un contatto tra turisti e abitanti

Promuovere una filiera turistica che coinvolga il maggior numero possibile di attori e operatori sociali di Saint Marcel tramite nuove strutture ricettive, come l’albergo diffuso e la locanda. Sembra essere questo il futuro del piccolo centro della media valle, e di altri simili, che la comunità si propone di realizzare attraverso il progetto “Per lo sviluppo di una comunità locale accogliente”, finanziato dal “Bando Montagna II” del Fondo sociale europeo Valle d’Aosta. In località minori e fuori dai tour turistici, la ricerca di soluzioni alternative consente di non accantonare la prospettiva di sviluppo attraverso il turismo. Tra le tante proposte al vaglio, quella dell’albergo diffuso ha riscosso ampi consensi, tanto da spingere gli ideatori del progetto a dedicargli un seminario. Si tratta di una struttura nata quindici anni fa in Friuli e Sardegna, che permette di utilizzare il patrimonio edilizio esistente, senza dover ricorrere a nuove costruzioni. Un modello ricettivo a metà tra la casa e l’albergo, la cui attività consiste nell’ospitare i turisti in case private, gestite unitariamente da una struttura in grado di offrire i servizi alberghieri classici. L’albergo diffuso si può trovare nel cuore di un borgo o distribuito su un territorio assai esteso. “E’ una forma di ospitalità – spiegano i promotori del progetto – che permette un maggiore contatto tra turisti e abitanti rispetto all’albergo classico e talvolta funge anche da motore di animazione locale”. Secondo Maurizio Droli, esperto in ricerca e formazione per lo sviluppo e la partnership turistica, “l’albergo diffuso non esiste come un’unica struttura, ma è composto da una rete efficace ed efficiente di servizi che sfruttano le imprenditorialità locali”.

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