Da quasi un anno la linea ferroviaria che collegava Aosta a Pré Saint Didier è stata soppressa, e al momento non pare vi sia volontà amministrativa di ripristinare il collegamento. Il percorso era stato inaugurato nel 1929 per il trasporto del carbone. Ultimamente però i passeggeri non erano più di duecento al giorno (in maggioranza studenti e pendolari) con una spesa di gestione di 4 milioni euro annui, contro i 300mila sufficienti a garantire il collegamento tramite bus. Adesso però Cristina Fabbri, docente di Geografia del turismo, ha lanciato la proposta di realizzare un progetto ecosostenibile con carrozze panoramiche e vagoni attrezzati per ciclisti e sciatori.
“Nessuno nega il fascino di quella tratta – ha affermato Aurelio Marguerettaz, assessore al turismo e trasporti della Valle d’Aosta – per questo guardiamo con interesse alle iniziative del ministro Dario Franceschini sul recupero delle tratte storiche. Un’idea sarebbe di riconvertire la sede dei binari in pista ciclabile, come è già stato fatto ad esempio in Liguria. In questo caso tuttavia si dovrebbero mettere in sicurezza le numerose gallerie, soprattutto per l’inverno, quando la condensa crea pericolose stalattiti. Oppure si potrebbero far circolare sulla linea dei convogli d’epoca”.