“È stato annunciato che l’aeroporto ‘Antonio Canova’ di Treviso non riaprirà fino ad ottobre ma a mio giudizio non è detto che a ottobre riapra”. Ad affermarlo Mario Pozza, presidente di Unioncamere Veneto e della Cciaa di Treviso Belluno. Pozza ha sottolineato come questa sia una propria considerazione che non deriva da informazioni da altra fonte, riconduce le sue perplessità al tempo troppo limitato, da oggi al prossimo autunno, per concretizzare una ripartenza del comparto turistico, cioè quello sul quale il “Canova” punta da molti anni in via pressochè esclusiva e grazie a vettori low cost.
“La distanza fra il ‘Marco Polo’ di Venezia e il ‘Canova’ – prosegue il presidente di Unioncamere – è simile a quella fra due piste di un grande aeroporto internazionale all’estero. È del tutto normale che, in periodi di calo del traffico, le attività si restringano attorno al cuore della struttura e dunque troverei naturale se Treviso fosse l’asset di Save che sarà riattivato per ultimo.
Le ricadute attese sono per l’indotto commerciale all’interno e nei dintorni dello scalo trevigiano, prosegue Pozza, e per il Comune di Treviso, il quale gestisce il parcheggio più ampio che serve i clienti del ‘Canova’ e che è anche il più redditizio fra quelli cittadini. Se i comitati che hanno sempre contrastato l’ampliamento del traffico della pista trevigiana ‘brindano’ al prolungamento dello stop, come leggo su alcuni quotidiani – conclude Pozza – mi chiedo seriamente se comprendano davvero a cosa stanno brindando”.