Allo studio primo vertiporto del Veneto, sorgerà a Chioggia

Un vertiporto a Chioggia, località a sud della laguna di Venezia, il primo nel Veneto, si inserisce nel progetto di collegare in maniera rapida e sostenibile l’aeroporto Marco Polo con il territorio lagunare, tramite droni elettrici. Un intervento più ampio, che si inserisce a sua volta in quello che dovrà portare ad un intero network del nordest per la movimentazione di merci e il trasporto di passeggeri. La proposta per la realizzazione di quello che viene definito un ‘Piano di mobilità aerea avanzata’ è stata presentata stamane allo scalo di Tessera, alla presenza di vertici di Save (società che gestisce l’aeroporto), del sindaco di Chioggia, Mauro Armelao, e della vicepresidente del Veneto, Elisa De Berti.
L’iter per la realizzazione del piano si snoda su un arco temporale di tre anni e prevede la costituzione di tavoli tra loro complementari, che vedranno la partecipazione di Enac, e di sviluppatori e operatori del volo con droni. Secondo il progetto, l’aeroporto di Tessera ospiterà due ‘vertiporti’, il primo nell’area ‘landside’ destinato ai collegamenti con il Nordest, il secondo nell’area ‘airside’ per la zona lagunare. Si tratta di un primo tassello che porterà nei prossimi anni alla realizzazione di una decina di vertiporti, che partendo da Venezia andranno a lambire i territori di Cortina, Brescia e Bologna.
“Diamo così concretezza allo sviluppo del trasporto verticale – ha commentato l’ad di Save, Monica Scarpa – e alla volontà di decongestionare l’area in cui incide il Marco Polo, ad elevato traffico automobilistico”.    Per lo sviluppo dell’intero progetto, il gruppo Save partecipa alla società UrbanV, costituita ad ottobre 2021 con gli scali di Roma, Bologna e della Costa Azzurra.

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