Scalo Treviso, Consorzio Marca Treviso risponde a Aer Tre

Dati diffusi da comitato non rispondono alla realtà

Il Consorzio di Promozione Turistica Marca Treviso ha preso parola dopo le dichiarazione di mercoledì scorso Aer Tre in occasione del Maggior Consiglio. Nell’incontro di sono stati presentati dai responsabili del comitato anti-Canova, alcuni dati afferenti il rapporto tra l’Aerostazione trevigiana ‘Antonio Canova’ e il turismo. Dati che, a detta del Consorzio Marca Treviso, non risultano coerenti con la realtà.
Il Comitato ha affermato che nel corso del 2011, il flusso turistico non ha risentito della chiusura del Canova, dato che, secondo  Regione e Provincia, non corrisponde al vero.
Infatti, se su scala provinciale, la situazione evidenzia un segno positivo negli arrivi e presenze turistiche, altrettanto non si può dire per i dati degli arrivi e delle presenze rilevati nel capoluogo (comune di Treviso e cintura), che è notoriamente interessato, rispetto agli altri comprensori, dall’attività dello scalo e sul quale va opportunamente indirizzata  ogni  considerazione.
Nel dettaglio: gli arrivi del 2010 ammontano a  111.314 e quelli del 2011 a 103.569 con una perdita, dunque, del -6.96%; le presenze del  2010 sono pari a 249.669 e quelle del 2011 a 245.217; con una perdita del -2%. Il danno economico per  il territorio comunale di Treviso, quindi,  nel corso del 2011 ammonta a 700.000 euro (dato relativo all’importo medio di spesa del nostro turista ricavato da uno studio del CISET).
Inoltre, uno studio condotto dalla Università Cà Foscari di Venezia sottolinea l’importanza dell’Aeroporto Canova per il turismo trevigiano. Questo  rileva che su 100 turisti che scelgono Treviso e la Marca trevigiana quale destinazione per il proprio soggiorno, 50 vi giungono in auto e 33 in aereo. Di questi, ben 25 utilizzano l’Aeroporto Canova mentre soltanto 8 vi arrivano per il tramite dello scalo veneziano Marco Polo.  I rimanenti 17 vi giungono con altri mezzi (treno, pullman, moto, bike, ecc). Un dato che vedrebbe, sul totale delle rilevazioni ufficiali, ben 191.763 arrivi e 406.538 presenze imputabili allo scalo trevigiano,  per una ricaduta  economica tra diretta ed indotta che sfiora i 50 milioni  di euro (riferimento anno 2012). 

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