“Ci sembrano provocatorie le soluzioni apparse sui volantini circolati in questi giorni ad opera delle OOSS. Sono semplicemente inapplicabili, sia dal punto di vista legislativo che economico, e dubitiamo che il sindacato non lo sappia”, è la posizione del Consiglio Direttivo dell’Associazione Albergatori Termali dopo il tavolo regionale volto ad affrontare le problematiche del comparto termale.
“Nell’incontro del 19 settembre, infatti, è stato riscontrata la mancanza di fondi da parte degli enti pubblici, con i conseguenti oneri totalmente a carico del sistema imprese. Siamo in una situazione congiunturale che richiede interventi chiari e definitivi e non possiamo lasciare le imprese in balia di accordi che non abbiano alcun tipo di sostenibilità giuridica ed economica. Ricordiamo ancora una volta la posizione dell’Assoalbergatori: la volontà è quella di un allineamento alla normativa nazionale; conformare i rapporti di lavoro alla natura stagionale delle aziende; molte aziende che non hanno un’apertura stagionale, non sono per ora interessate dalla procedura di mobilità e per loro esigiamo da istituzioni e sindacati una soluzione per i lavoratori nei periodi di chiusura delle aziende; non stiamo licenziando alcun dipendente, ma stiamo trasformando i rapporti di lavoro; la nostra proposta manterrebbe il contratto a tempo indeterminato per circa il 75% dei lavoratori ed il salario intatto per il 100% dei lavoratori; non si stanno estorcendo sottoscrizioni a lavoratori che ben comprendono la situazione di crisi diffusa. Altrettanto non sembra essere per il sindacato che continua a procedere per la via della disinformazione o strumentalizzazione; Non si sono proposte decurtazioni di salari, anzi sia i lavoratori annuali che stagionali, nonostante il cambio contrattuale, vedrebbero garantita la paga di sempre; la terziarizzazione e certe forme di lavoro flessibile per alcuni servizi sono state scelte obbligate a causa della rigidità di un CIT che non rispondeva più alle esigenze di un mercato italiano del fine settimana; i Piano Industriale di Associazione Albergatori e Consorzio Terme Euganee sarà presentato a tutta la cittadinanza del territorio euganeo nel prossimo mese di novembre. S tratta di una progettualità che non risponde certo alla richiesta improvvisata di un paio di giorni, o all'urgenza della situazione, quanto alla consapevolezza ed alla responsabilità di imprenditori degni del proprio ruolo economico, ma anche sociale, in un contesto turistico in profonda, esplicita, inedita crisi. L’anno e più di lavoro per mettere a punto le diverse ed articolate linee sulle quali agire nei prossimi tre anni era indispensabile e doveroso”.