“Di fronte ad anni che vedono il susseguirsi del segno meno in termini di giorni di permanenza dei turisti, di presenze straniere e di cure erogate dai nostri stabilimenti termali, l’adeguamento del Contratto di lavoro Integrativo Territoriale al Nazionale è un atto dovuto per non portare allo sbando un sistema che fatica a sorreggersi sulle ormai obsolete dinamiche turistiche del passato”. Lo ha affermato Gianluca Bregolin, presidente Associazione Albergatori Termali Abano Montegrotto in merito alla trattativa delle Ooss con Confindustria.
“Vi è però – ha continuato – coscienza dell’importanza dei nostri dipendenti, della loro professionalità e di quanto essi abbiano contribuito alla fidelizzazione della clientela. La modifica delle leggi che disciplinano il mercato del lavoro e la mancanza di risorse da parte della pubblica amministrazione nazionale e regionale, ha fatto saltare il meccanismo del sostegno al reddito collegato alle chiusure cicliche degli alberghi – ha aggiunto – ed è per tale ragione che abbiamo meditato su questa soluzione che non leva il posto di lavoro a nessun dipendente, ma adatta la natura del proprio contratto a quella dell’azienda e alle dinamiche dei flussi turistici. La via obbligata della stagionalizzazione interesserà circa 45 strutture da qui a fine anno, mentre le imprese annuali avranno la possibilità di mantenere in essere i contratti a tempo indeterminato senza doversi impegnare in un CIT inutile e giuridicamente discutibile come quello sottoscritto da Confindustria che, peraltro, diminuisce del 6% il salario ai collaboratori già assunti. Tale ipotesi di accordo, sottoscritta dalle Ooss, non si rivela sostenibile nemmeno dal punto di vista economico. Di fronte a ciò l’intransigenza del sindacato rispetto al concetto di stagionalità si rivela incomprensibile. Soprattutto se sottoposta ad una situazione che si palesa davanti agli occhi di tutti da tempo e che non concede tregue. A dimostrazione di ciò, già circa 200 dipendenti hanno recepito ed accettato le nuove condizioni contrattuali – ha sottolineato – In risposta alle parole del sindacato, ci terrei a ricordare che il nostro operato è orientato a trovare un accordo con il dipendente, tant’è che le nostre aziende, prima di iniziare le procedure di mobilità, hanno proposto delle soluzioni lavorative a tutti i collaboratori. Rimane l’amarezza per le dichiarazioni e le posizioni delle organizzazioni sindacali che ora censurano il comportamento degli albergatori termali quando per almeno 2 volte hanno rinunciato a sottoscrivere un accordo, sicuramente più utile di quello ora da loro redatto, che manteneva le attuali tipologie contrattuali ai vecchi assunti, andando ad agire solamente in prospettiva sulle nuove assunzioni. Per tutto ciò – ha concluso – l’Associazione Albergatori continua a voler garantire dei posti di lavoro stagionali da subito, rispetto a dei posti di lavoro in meno nei prossimi anni”.