A Cortina Pasqua tra luci e ombre ma si pensa già all’estate

È stata una Pasqua caratterizzata da luci e ombre per Cortina, la Regina delle Dolomiti. Le condizioni meteorologiche hanno di fatto scoraggiato una presenza massiva; i turisti non sono mancati, ma a fare numero sono stati soprattutto i possessori di seconde case. La sensazione è che, nonostante le temperature poco primaverili, le piogge e le recenti nevicate, la gente guardi già alla bella stagione. E alla bella stagione guarda anche l’Associazione Albergatori di Cortina, forte della certezza che intensificare il servizio sia la chiave di volta per garantire un reale valore aggiunto al territorio. E così, se molti hotel della Conca hanno posticipato la chiusura invernale al ponte del 1 maggio, altrettante strutture anticiperanno l’apertura estiva alla seconda metà di maggio.
“Da tempo stiamo portando avanti un’idea di accoglienza sempre più orientata alla destagionalizzazione e al potenziamento dell’offerta 365 giorni l’anno. Tuttavia ritengo che, in vista dei mesi che ci attendono, sarebbe opportuna un’attenta riflessione affinché non si perdano di vista i problemi contro i quali siamo costretti a scontrarci ogni giorno, dall’accessibilità al traffico alla carenza di risorse. Al turismo montano e a Cortina in particolare non servono specchietti per le allodole, né soluzioni tampone. Occorrono interventi strutturali pensati esplicitamente per valorizzare e far crescere il territorio in maniera costante e duratura. E questo a prescindere dalle Olimpiadi di Milano-Cortina. Bisogna guardare avanti, ragionare in prospettiva, ricreando attività che parlino al futuro e non soltanto al presente, e investendo su progetti virtuosi. L’impressione è che si tenda invece a concentrarsi troppo su questioni certamente rilevanti, ma comunque marginali rispetto alle criticità tangibili che incontriamo quotidianamente nel nostro mestiere, in primis la mancanza di personale qualificato sintomo evidente che esistono questioni da affrontare con urgenza strategica. Oltre alla penuria di alloggi, già sottolineata dal Presidente di Federalberghi Veneto Massimiliano Schiavon, resta in piedi anche la delicata tematica della retribuzione dei collaboratori e dipendenti per la quale forse si potrebbe pensare a qualche forma di incentivo o sgravio fiscale ad hoc. Torno a ribadire che i Giochi invernali del 2026 vanno considerati certamente come un traguardo al quale arrivare preparati, ma anche e soprattutto come una concreta opportunità di crescita e di miglioramento a lungo termine, nonché uno stimolo a fare finalmente quanto non si è fatto finora.  In quest’ottica di ottimizzazione, sposiamo in pieno l’appello lanciato dal Presidente Schiavon affinché la designazione del sito di Fiames per il Villaggio Olimpico si accompagni alla volontà di non trasformarlo in un mero investimento a fondo perduto, ma si traduca al contrario in una proposta pragmatica di riconversione, se non totale almeno parziale, in “staff house” per il personale in trasferta del comparto alberghiero e di altri settori”, ha detto Stefano Pirro, Presidente dell’Associazione Albergatori di Cortina.
Per quanto riguarda gli hotel di Cortina, dal 19/20 maggio riapriranno i battenti Bellevue, De la Poste e Oasi. Poi sarà la volta di Cortina (dal 23 maggio), Fiames e Villa Argentina (dal 25 maggio) e Montana (dal 28 maggio), seguiti, il weekend del 1 e 2 giugno, da Camina Suite &Spa, Menardi, Natale, Royal e Savoia Palace. Per Faloria Mountain Spa Resort, Park Vittoria, Regina e Trieste occorrerà attendere il fine settimana del 9/10 giugno. Altri osserveranno una pausa più lunga. Sempre aperti invece Rosapetra Spa Resort, De Len, Panda, Serena e Jaegerhaus.

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