Gli uffici di Federalberghi Garda Veneto sono stati presi d’assalto dagli albergatori per esprimere la loro preoccupazione in merito ai livelli di acqua nel Lago di Garda.
Le previsioni per i prossimi giorni non sembrano migliorare la situazione, ancora piogge e temporali sul lago e quindi la preoccupazione e la tensione degli albergatori aumenta perchè una lagheggiata potrebbe provocare danni alle strutture e alle spiagge e influenzare negativamente l’intera stagione turistica.
“Soprattutto gli operatori turistici lamentano una situazione che si protrae da molti, troppi anni – sottolinea Marco Lucchini, presidente di Federalberghi Garda Veneto – Da troppo tempo si combatte con i problemi dei livelli delle acque, siano essi troppo alti o troppo bassi. Siamo stanchi di dover pagare le conseguenze di un mancato rinnovo legislativo che si ripercuote sull’attività turistica. Occorre rivedere la legge del ’65 alla luce delle variazioni climatiche di questi ultimi anni e nel frattempo bisogna salvaguardare l’economia di un territorio molto vasto come quello lacustre. In questi giorni il livello delle acque si sta alzando ogni giorno di circa 2 cm e ritengo necessario che si aumentino i metri cubi di acqua scaricati nel Mincio, come misura preventiva, senza attendere il verificarsi di danni e erosioni o, peggio, problemi con il collettore. I livelli sia massimi che minimi del lago vanno monitorati con la massima attenzione in base alla variabile atmosferica in modo da poter intervenire immediatamente: il turismo è la principale risorsa del nostro territorio e non possiamo permetterci di correre rischi in fatto di sicurezza, salubrità dell’acqua e buon mantenimento delle spiagge”.
Ad agosto 2013 era stato siglato un accordo che prevedeva nel periodo febbraio-maggio un livello massimo delle acque di 125 cm sopra lo zero e nel periodo estivo un livello minimo compreso tra 70-80 cm per evitare l’affioramento di alghe e quant’altro e consentire condizioni di navigazione in sicurezza.