Nel corso del convegno ‘Venezia e crociere l’equilibrio possibile’, organizzato da Federagenti con il patrocinio di Confcommercio, sono stati elencati 10 punti per cui la salvaguardia della Laguna di Venezia e il suo mantenimento, come importante base per il traffico crocieristico, sono conciliabili.
1) Per più di un millennio è stata una città-porto: l’uomo è intervenuto ripetutamente dal 1300 per salvaguardare ‘le sue mura’ e ‘la sua portualità’;
2) Venezia non può rassegnarsi al ruolo di città museo’: subisce un turismo totalmente non gestito e quello crocieristico è l’unico programmabile;
3) Sull’Adriatico incombe il rischio desertificazione: l’Italia è attrattore del 50% dell’home porting Mediterraneo e se Venezia chiude, ci saranno almeno 10 porti al tracollo;
4) Non esistono pericoli di sicurezza grazie alle regole di sicurezza più stringenti e velocità limitate;
5) Le grandi navi producono meno onde, i canali di grande navigazione sono percorsi da migliaia di natanti e le onde più alte sono causate dai piccoli natanti;
6) I veneziani non sono contro le grandi navi: per il 70% dei veneziani le crociere sono un’opportunità e per quasi il 60% dei veneziani i danni economici sarebbero altissimi;
7) Un home port lascia ricadute alla città;
8) Un home port non violenta Venezia, è il porto di transito che è l’espressione del turismo mordi e fuggi;
9) Green ships in Green ports: le navi incidono in percentuale marginale sull’inquinamento dell’aria in Laguna e bisogna premiare e privilegiare le navi verdi;
10) Non esiste una contrapposizione fra la difesa di Venezia e le grandi navi: esiste la soluzione capace di coniugare economia e tutela della città.