L’Arena di Verona potrebbe diventare come lo Wembley Stadium di Londra, con una copertura da mettere e togliere in caso di pioggia. Il progetto, finanziato da Calzedonia, è risultato vincitore di un concorso internazionale di idee che ha avuto l’ok del Mibact. Il vincitore è un raggruppamento temporaneo di imprese tedesche Sbp & Gmp (Schlaich Bergman und partner e Gerkan Marg und Partner), che, insieme o singolarmente, ha realizzato progetti importanti in tutto il mondo incluse l’antenna sopra il One World Trade Center a New York, la sistemazione per i mondiali di calcio del Maracanà.
Il bando chiedeva di ideare una copertura che si potesse togliere e che non incidesse sul monumento e sulla piazza su cui ci sono degli importanti vincoli architettonici e paesaggistici. Il progetto che ha vinto è in pratica una sorta di moderno velario romano con i teli di copertura che poggiano su un solo ordine di cavi e un sistema di riavvolgimento a scomparsa che resta visibile in un unico lato.
Adesso parte l’iter con soprintendenza e ministero. Bisogna vedere, ha spiegato il soprintendente Fabrizio Magani, se è fattibile da molti aspetti “a partire da quello economico”.
La stima è di 13,5 milioni di euro di costo per cui Calzedonia è pronto ad impegnarsi. Secondo il sindaco, se c’è la volontà e arriveranno tutti i via libera, “in tre anni la copertura ci sarà”. E se permetterà di fare concerti anche in caso di pioggia sarà un di più, perché l’obiettivo è “proteggere un patrimonio dell’umanità”.