I Musei Civici e l’Assessorato alla Cultura di Bassano del Grappa hanno avviato un progetto di valorizzazione del patrimonio di Antonio Canova attraverso l’utilizzo dei più sofisticati e contemporanei strumenti di digitalizzazione. L’obiettivo è dare vita a un piano che si concretizzi nella realizzazione di un programma di fruizione diretta e permanente di alcune opere che, per motivi di sicurezza e conservazione, non sono esposte al pubblico e che rappresentano una parte significativa di quanto viene custodito all’interno del Museo di Bassano.
“La volontà, che è anche una forte necessità, è quella di far conoscere al pubblico quella parte del patrimonio che la città conserva ma di cui non può fruire per ragioni conservative – spiega Chiara Casarin, direttrice dei Musei Civici – La possibilità di ampliare la collezione permanente nelle sale aperte al pubblico attraverso la digitalizzazione e l’utilizzo dei più innovativi strumenti, ci consente di ‘aprire’ finalmente le porte dell’atelier di Antonio Canova non solo agli studiosi della materia ma anche ai visitatori del museo”.
Il team di Factum Arte, con le competenze e le strumentazioni digitali di Factum Foundation, ha analizzato e registrato il bozzetto delle Tre Grazie di Antonio Canova, attraverso la tecnica fotogrammetrica e attraverso gli scanner a luce bianca Nub3D Sidio e Breukmann, per realizzarne, dapprima virtualmente e in seguito materialmente, un fac-simile che consenta il prestito e lo studio agevolato. I lavori, iniziati il 6 ottobre, sono ripresi con la scansione tridimensionale e la digitalizzazione dell’intero corpus dei quasi 2000 disegni di Canova che il museo custodisce grazie alla donazione di monsignor Giambattista Sartori, fratellastro dello scultore. La raccolta si suddivide in due grandi categorie. La prima comprende gli studi dall’antico e le accademie di nudo virili e femminili, a cui l’artista si dedica costantemente soprattutto alla fine del Settecento. La seconda categoria, cosiddetta dei pensieri, tratta i disegni di invenzione che Canova affida ai taccuini. La collezione è costituita da 10 album e 8 taccuini, è custodita presso il Gabinetto Disegni e Stampe del Museo Civico ed è consultabile solo su appuntamento.