“La candidatura del Tocatì al Registro delle buone pratiche Unesco è davvero una bella notizia che ci fa ben sperare nel futuro. I giochi antichi sono pratiche radicate nella vita delle comunità che migliorano la coesione sociale. Superato il deserto della pandemia torneremo a giocare nelle strade e nelle piazze delle nostre città”. Lo ha detto il ministro della cultura Dario Franceschini nel giorno in cui il Consiglio Esecutivo della Commissione Nazionale italiana per l’UNESCO ha deliberato la candidatura italiana Unesco del Tocatì al Registro delle Buone Pratiche di Salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale.
Il Tocatì – programma condiviso di salvaguardia dei giochi antichi e tradizionali – è un progetto multinazionale promosso dalla città di Verona dedicato alla ludo-diversità, con capofila l’Italia e compartecipato da Francia, Belgio, Croazia, Cipro. Il percorso di patrimonializzazione, promosso dall’iniziativa della comunità ludica “Associazione Giochi Antichi” e dal “Festival Tocatì” di Verona, include una vasta rete di gruppi ludici istituzioni e stakeholders diffusi nell’intero territorio italiano, quale esempio di cooperazione nazionale ed internazionale basata fortemente sullo scambio di conoscenze, esperienze e di ricerca partecipativa.
L’Ufficio UNESCO del Ministero della Cultura ha coordinato l’attività istruttoria di candidatura in collaborazione con gli altri Ministeri stranieri e le comunità di pratica direttamente interessate. La candidatura sarà sottoposta, attraverso la Rappresentanza italiana presso l’UNESCO, alla valutazione da parte degli organi tecnici della Convenzione UNESCO del 2003 e consultivi del Comitato Intergovernativo, il cui esito è atteso nel 2022.