“Con Padova Urbs Picta e Montecatini tra le Grandi città termali d’Europa diventano 57 i siti italiani iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’umanità: insieme ai 14 iscritti nella lista rappresentativa del patrimonio immateriale dell’umanità, diventano così 71 i riconoscimenti Unesco riguardanti il patrimonio culturale italiano. Padova diventa poi, insieme a Tivoli, una delle poche città al mondo a custodirne due: un primato che rafforza la leadership culturale dell’Italia, ribadisce la vastità del patrimonio culturale nazionale e riconosce il ruolo delle comunità nella tutela e promozione dei propri beni”. Così il ministro della cultura, Dario Franceschini, commenta l’iscrizione dei due siti nella lista del patrimonio dell’umanità per decisione del Comitato del Patrimonio Mondiale nel corso della 44a sessione in corso a Fuzhou (Cina) e ringrazia la sottosegretaria Lucia Borgonzoni che ha seguito l’iter di queste candidature.
Il ‘sito seriale’ Urbs Picta comprende tutti i preziosi grandi cicli affrescati del Trecento conservati in otto edifici e complessi monumentali della città: la Cappella degli Scrovegni, la Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo agli Eremitani, il Palazzo della Ragione, la Cappella della Reggia Carrarese, il Battistero della Cattedrale, la Basilica e il Convento di Sant’Antonio l’Oratorio di San Giorgio e l’Oratorio di San Michele. Ad affrescare le pareti di questi luoghi, nel corso del 14° secolo, alcuni dei più straordinari artisti dell’epoca: Giotto, che con gli affreschi della Cappella degli Scrovegni realizza il suo capolavoro assoluto, Guariento di Arpo, Giusto de’ Menabuoi, Altichiero da Zevio, Jacopo Avanzi e Jacopo da Verona.
“È una notizia che ci riempie di orgoglio e di speranza e che oggi, in questo particolare contesto storico ed economico, suggerisce che dall’arte e dalla bellezza si può ripartire. Ci viene dato uno strumento in più, auspicato, che dobbiamo sapere sfruttare per parlare di Padova in Italia e all’estero – così Silvia Graziani, referente GTI-Guide Turistiche Italiane per il Veneto – Per noi operatori del turismo, che sentiamo l’arte non solo come traino dell’economia ma come modo di vivere e raccontare la città, è un nuovo inizio”.
Il Comitato ha riconosciuto il sito delle Grandi città termali d’Europa, composto da 11 città in 7 Stati – Montecatini Terme in Italia, Baden bei Wien in Austria, Spa in Belgio, Františkovy Lázně, Karlovy Vary, Mariánské Lázně nella Repubblica Ceca, Vichy in Francia, Bad Ems, Bad Kissingen Baden Baden in Germania e Città di Bath nel Regno Unito – quale eccezionale testimonianza della cultura termale, un fenomeno specificatamente europeo che ha avuto la sua massima espressione a partire dal XVIII fino agli anni ’30 del XX secolo.
‘Le Grandi Città termali d’Europa’ rappresentano un importante interscambio di idee innovative che hanno dato impulso a progressi nel campo della medicina e della balneologia e all’incremento delle attività ricreative attraverso la valorizzazione delle sorgenti naturali e lo sviluppo di città, quartieri, parchi, architetture e infrastrutture dedicati alla salute e al tempo libero, influenzando lo sviluppo e la popolarità delle città termali in tutta Europa e in altre parti del mondo.