Venezia si interroga sull'opportunità di istituire numeri chiusi in città o ticket sull'uso di Piazza San Marco. Il Carnevale è organizzato da una società controllata dal Comune ma a riparlare di ticket è Angela Vettese, assessore al turismo che ricorda quanto successo domenica con San Marco stracarica di gente per il volo dell'Angelo.
Per Roberto Panciera, assessore alle Manifestazioni storico-culturali, il problema non sussiste perché "se è impossibile pensare ad avere una città piena di gente senza alcun disagio è anche vero che in anni di Carnevale e altre manifestazioni Venezia ha saputo imparare a gestire in modo encomiabile anche gli afflussi eccezionali. Negli anni si è lavorato molto e bene – rileva – ed altro verrà fatto, tant'è che il Carnevale sta diventando una festa diffusa su tutta la città storica ma anche in terraferma. È chiaro che un momento clou come il volo dell'Angelo in Piazza San Marco, non può che essere difficile da gestire, qualche problema può esserci ma fa parte di una manifestazione che per la sua stessa natura è di massa e come tale la città ha imparato a gestirla a differenza, e non faccio nomi, di altri luoghi”.
Panciera non entra nel merito del numero chiuso ma “manifestazioni come il Carnevale vivono anche di una imprevedibilità meteo che porta, se c'è bel tempo, ad una festa partecipata anche in modo notevole ma se c'è pioggia o acqua alta accade esattamente il contrario". Impossibile, quindi, vendere ‘pacchetti’ di tipo turistico, meglio affidarsi a una sempre più qualificata gestione dei flussi ad un costante allargamento sul territorio e dei tempi dei momenti più significativi della festa.