Dal 29 novembre si torna a sciare su alcuni impianti di Cortina d’Ampezzo e dell’area del Civetta, Alleghe, Selva di Cadore, Val di Zoldo. Da venerdì 5 dicembre, si tornerà a sciare anche nell’area di Falcade-Passo San Pellegrino, di Arabba-Marmolada e del Nevegàl. Per l’Immacolata, invece, dovrebbero riaprire le piste di Sappada e di Misurina mentre per le sciate in Auronzo bisognerà aspettare la seconda metà di dicembre.
Torna in funzione anche la seggiovia Padon, che collega la Marmolada con la zona di Arabba: 250 km di piste sci ai piedi, senza mai dover prendere la macchina. Da Arabba si può continuare un giorno intero per il Sellaronda, il Giro dei quattro passi che circumnaviga l’ex atollo tropicale del Sella.
Per la sicurezza di atleti e appassionati, in questi giorni vengono installati 18 dispositivi O’Bellx, sistema a gas che consente di provocare e controllare il distacco delle masse di neve instabili. Anche in Nevegàl si lavora per l’apertura: 5 cannoni sparaneve in più rispetto all’inverno passato sono in funzione da metà novembre per garantire la fruibilità di una parte almeno delle piste. L’obiettivo è tornare a sciare anche sulla Grava, che l’anno scorso era rimasta chiusa.
A Cortina d’Ampezzo la stagione sarà inaugurata dalle piste della ski-area del Faloria.
“L’obiettivo dell’anno – secondo Stefano Illing, di Cortina Turismo – è garantire l’apertura e la battitura delle piste, naturalmente, ma anche curare la qualità del servizio di contorno, con un occhio di riguardo per la gastronomia”.