Grandi navi, la svolta l’1 gennaio e intanto Unesco preme

È sempre più vicina una soluzione per il passaggio dei ‘giganti del mare’ in bacino San Marco. A ricordarlo Dario Franceschini, ministro dei Beni Culturali. Ma la data dell’1 gennaio non riesce ad accontentare tutti e i riflettori restano accesi, con l’Unesco che ventila all’Italia un ‘bollino rosso’, premessa alla possibile uscita di Venezia dal novero delle città soggette a patrimonio mondiale.
“C’è una decisione molto precisa assunta un mese e mezzo fa a Palazzo Chigi che prevede che dal primo gennaio 2015 non passino più davanti a San Marco le grandi navi da crociera – ha ricordato Franceschini – Nel frattempo si sta studiando una soluzione che naturalmente deve essere compatibile con tutte le nostre norme, comprese quelle di impatto ambientale. Per capire quale è la soluzione alternativa”.   
Sul piatto alcune proposte, come, ad esempio, quella del canale Contorta o di uno scalo off-shore alla bocca di porto del Lido, ma a pesare pare sia soprattutto la tempistica. Altri due mesi d’attesa, fa capire Giovanni Puglisi, presidente della commissione nazionale italiana per l’Unesco, paiono troppi. Sul piatto del monitoraggio da parte dell’organizzazione delle Nazioni Unite, poi, da anni non c’è solo il tema crocieristico ma anche questioni come il turismo o le opere di salvaguardia. 

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