Turismo montano veneto, crollo prenotazioni dal 45 al 27%

Sinigallia (Pd) chiede spiegazioni a Finozzi su dati Osservatorio nazionale del turismo

"Il pesante calo di prenotazioni registrato quest'anno nelle strutture ricettive della montagna veneta obbliga la giunta regionale a ripensare le proprie mosse nel settore del turismo. Evidentemente c'è qualcosa che non va ed è doveroso che l'assessore Finozzi venga in Consiglio a spiegare i motivi di questa debacle". È l'accusa di Claudio Sinigaglia, consigliere regionale veneto del PD, dopo la lettura dei dati forniti dall'Osservatorio nazionale del turismo in collaborazione con Unioncamere. Secondo il rapporto il Veneto è in netto ritardo rispetto alle altre regioni alpine per quanto concerne il numero delle prenotazioni di camere. "Facendo il confronto tra il periodo luglio-settembre 2009 e lo stesso trimestre di quest'anno – puntualizza Sinigaglia – le prenotazioni nella montagna veneta sono passate dal 45,6% al 28,7% delle camere a disposizione. Un segnale molto preoccupante, soprattutto perché, in questo momento di crisi, il turismo è giustamente ritenuto il settore-traino, in grado di guidare il rilancio della nostra economia. Non vorremmo – conclude Sinigaglia – che le attenzioni di chi governa da lungo tempo la nostra Regione si siano rivolte eccessivamente alle zone costiere e che ora i nodi stiano venendo al pettine''.

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