“Mi sembra che sia andata bene con i varchi, non chiamateli tornelli”. Con queste parole Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia ha commentato l’esperimento dei varchi per gestire i flussi turistic nelle città lagunare durante il ponte dell’1 maggio.
“Faremo il punto in questi giorni – ha continuato – Vogliamo spiegare che quando dichiariamo il ‘bollino nero’ la città rimane aperta, ma dobbiamo garantire la sicurezza. Per questo abbiamo introdotto questa gestione dei flussi. Qualcosa sarà affinato, ma il grosso del piano dovrebbe rimanere quello di questi giorni. Lavoreremo sui cartelli, sull’estetica e sulle modalità – ha spiegato – ma tutta questa macchina non entrerà in funzione così spesso, solo qualche volta. Anche perché è difficile prevedere in alcuni casi quando sarà una giornata da bollino nero. In caso di improvviso afflusso ingente di turisti (come accade nelle giornate estive di maltempo) sono pronte a scattare delle contromisure ‘spot’. Vedremo di contemperare le azioni in base ai momenti – ha concluso – alla bisogna faremo dei provvedimenti d’urgenza giornalieri più leggeri che interesseranno soprattutto il flusso pedonale, non quello dei lancioni. Penso che su quello la gente abbia il diritto di organizzarsi per tempo”.