Venezia, giri gondola gratis per veneziani da royalty logo gondolieri?

Dopo la presentazione dei una nuova gondola, i residenti di Venezia potrebbero avere il piacere di un giro gratuito tra i canali a bordo della tipica barca veneziana grazie alle royalty provenienti dalla vendita dei capi d’abbigliamento con il logo ufficiale dei gondolieri.

“Quello di oggi, con la gondola da traghetto – dice Aldo Reato, presidente dei bancali, l’associazione dei gondolieri – è un sogno che si realizza. È la dimostrazione che come categoria sappiamo passare delle parole ai fatti, grazie alla sinergia con la famiglia Ceccato che nei suoi punti vende l’abbigliamento con il nostro logo. È il segno – aggiunge – che Venezia è viva, che va avanti con le sue attività tradizionali, in primo luogo la cantieristica e l’artigianato”.
Poi svela che il prossimo progetto è quello di dare un aiuto ai veneziani, ai residenti, affinché si riapproprino di Venezia via ‘acqua’.
Le prossime royalty potrebbero essere usate “per avviare un sistema gratuito di giri in gondola riservato agli anziani, ai giovani, ai cittadini, attraverso accordi con le diverse realtà associative presenti in città. Già alla prossima Regata Storica mi prendo l’impegno come bancali di mettere a disposizione dei veneziani delle gondole per seguire il corteo e le regate”.
La nuova gondola da parata ‘Barchetta’ è costata 35 mila euro ed stata tenuta a battesimo dal sindaco Luigi Brugnaro nel cantiere ‘Crea’, alla Giudecca, alla presenza del patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, e alcuni storici campioni del remo, Sergio Tagliapietra detto ‘Ciaci’, Palmiro e Giuseppe “Bepi” Fongher, oltre allo stesso Gianfranco Tagliapietra detto “Crea”.
L’imbarcazione sarà utilizzata per collegare Punta della Dogana, alla Salute, a Calle Vallaresso, a San Marco.
“La realizzazione di una gondola – ha sottolineato Brugnaro – è un gesto d’amore per la città di Venezia. Una città che, insisto a dire, è viva e vuole continuare a vivere. Una gondola in laguna è sempre un invito a riflettere sul fatto che, soprattutto in Canal Grande e in altre aree delicate della città, bisogna andare più piano: è un segno di rispetto per la città e per la gente che ci vive e questo deve valere per tutti”.

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