Venezia, procura indaga su taxi ‘offshore’ in Canale Giudecca

Taxi 'offshore' lungo il canale della Giudecca per far divertire i passeggeri asiatici. Bravate sul filo della velocità costate il sequestro di 2 motoscafi e la denuncia di 12 tassisti. Sull’accaduto sta indagando la procura lagunare per attentato alla sicurezza dei trasporti, oltre alle violazioni al codice di navigazione. 
Le telecamere hanno ripreso evoluzioni con i mezzi lanciati a tutta velocità, anche in mezzo alle altre barche e vicino agli imbarcaderi delle rive; con i motoscafi chiamati a improvvise sbandate, a incroci acquei 'ravvicinati'. Tutto il materiale è finito sul tavolo del procuratore aggiunto Carlo Mastelloni e della pm Masiello.  A dare una 'spinta' alle indagini anche i video postati in web dai tanti cittadini.
Tra i punti da chiarire, la possibilità che le corse 'offshore' in laguna siano parte di un 'pacchetto' di offerta turistica rivolto al mercato orientale attraverso canali tutti da identificare. Tante le domande e le ipotesi a cui solo l'inchiesta potrà dare una risposta; nel frattempo, inquirenti e investigatori concordano sul fatto che un fenomeno così diffuso, nei tempi e nelle persone coinvolte, non si era mai visto, oltre al fatto dell'estrema pericolosità "con il rischio di compromettere la salute degli stessi passeggeri".

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