Venezia dice stop a nuovi alberghi e b&b in centro storico

Dopo aver lanciato la delibera-quadro sul turismo a fine aprile, che ipotizza i tornelli, il numero chiuso e i ticket, la giunta municipale di Venezia ha deciso di dire stop alla realizzazione di nuovi alberghi e b&b nella città lagunare.

La Giunta ha votato una proposta di delibera che blocca l’automatismo attuale per trasformare immobili in centro storico in strutture ricettive, e l’ampliamento di quelle esistenti, demandando la valutazione e decisione caso per caso al Consiglio comunale.
“Lo scenario è abbastanza pesante – ha detto Massimiliano De Martin, assessore all’urbanistica – In centro storico, tra strutture ricettive alberghiere, complementari, extralberghiere e turistiche, ci sono 47.229 posti letto per circa 25.400 camere. Da oggi inizia un percorso per bloccare le attività ricettive turistico-alberghiere in centro storico, compresi i b&b, che dovranno soggiacere ad una politica qualitativa di ricezione”.
Il provvedimento arriverà la prossima settimana in Consiglio comunale per l’adozione definitiva. Negli ultimi decenni il centro di Venezia è stato interessato “da una pressione turistica sempre crescente e dal fenomeno della progressiva occupazione edilizia residenziale storica da parte di strutture ricettive di ogni tipo, a discapito della residenza e dei servizi ai residenti – ha ricordato De martin – è una delibera chiave -che ci pone non distanti dalle politiche Unesco, le cui relazioni non ci hanno influenzato, in quanto l’obiettivo faceva già parte del nostro programma”.
Sono escluse le locazioni turistiche, per le quali verrà studiato un provvedimento ad hoc, e le isole, compresi Tronchetto e Giudecca, dove le politiche comunali sono diverse.
La delibera non ha effetto retroattivo e prevede un iter transitorio per le istanze già depositate con tutti gli atti documentali e le pratiche in itinere.

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