La crisi finanziaria ha colpito anche le imprese del comparto turistico termale con un calo delle presenze e delle prenotazioni. E’ quanto è emerso dall’assemblea annuale dell’Associazione Albergatori Termali di Padova. L’anno 2008 ha segnato nel Bacino Termale, nell’arco di un decennio, il record positivo degli arrivi e quello negativo delle presenze. Gli arrivi totali fanno registrare un – 0,01%, dopo l’incremento costante dal 2004 e il record positivo assoluto nel 2007. La clientela italiana è in aumento costante dal 1997 mentre gli stranieri sono in calo costante dal 2002, con il record negativo nel 2008 pari a – 6,03%. Le presenze, in calo costante dal 2002, vedono un record negativo nel 2008 (-3,59%), dovuto al fatto che la sostanziale tenuta delle presenze italiane con un – 0,25% nel 2008 (in incremento quasi costante con record positivo nel 2007), non compensa l’ulteriore calo delle presenze straniere, pari al -7,30% nel 2008 sul 2007. Per quel che riguarda i curisti nel periodo 2005-2008, si rileva il duplice fenomeno di aumento di arrivi e presenze degli italiani (a conferma dell’appeal delle Terme) a fronte della riduzione dell’incidenza dei curisti sugli arrivi e delle cure sulle presenze. In generale la permanenza media di chi fa le cure è ancora relativamente coerente con il ciclo di cura, ma è comunque diminuita, passando dai 12,15 giorni del 2005 agli 11,73 del 2008; cambia la stagionalità, che tipicamente era maggio-giugno e si distinguono due periodi di riferimento: marzo-maggio e agosto-novembre.
“Da tempo la nostra associazione – spiega il presidente Giuseppe Albertin – è passata dalla denuncia all’azione come con il Piano Industriale triennale, con un costante investimento nella ricerca e nell’innovazione e la promozione e la commercializzazione del territorio".