Alla Biennale di Venezia torna il Friendship Project

In occasione della Biennale di Venezia, in programma dal 10 maggio al 26 novembre, torna il ‘Friendship Project’ promosso dalla Repubblica di San Marino, con la direzione artistica di Vincenzo Sanfo, in collaborazione con la Repubblica Popolare Cinese.

Gli artisti che esporranno sono Fu Yuxian, Xing Gang, Yishan, Zhang Wang, Zhao Wumian, Priscilla Beccari, Giancarlo Frisoni, Giovanni Giulianelli, Sisto Righi, Patrizia Taddei, Marco Tentoni. Le location coinvolte saranno l’Ateneo Veneto, Palazzo Rota Ivancich, Palazzo Giustiniani Recanati ed il Centro Culturale Don Orione Artigianelli.
“La Biennale di Venezia quest’anno utilizza come slogan ‘Viva Arte Viva’. Ci identifichiamo molto in questo concetto di innalzare la vita dell’arte e nell’arte, sopratutto in un periodo complesso come quello che stiamo vivendo. Ed a nostro avviso il modo migliore per vivificare l’arte è proprio quella di renderla linguaggio che metta in comunicazione uomini, culture, eredità, che lungi dal cancellarsi reciprocamente, trovano nuova linfa dal confronto nella diversità. Ecco come nasce il nostro progetto di San Marino , ed ecco come nascono molte delle opere che stanno esposte: dal riconoscersi diversi ma anche molti già simili di quanto ci si possa aspettare. San Marino ha il merito a nostro avviso di aver intuito tra i primi il necessario superamento del concetto di ‘Padiglione nazionale’, trasformando i propri spazi in un vero e proprio ‘trans-padiglione’, commenta Christine Macel, curatrice della Biennale.
“Due anni fa, per la precedente edizione della Biennale, il Friendship Project ha riscosso ampio successo, con migliaia di visitatori e numerose recensioni molto positive. Il progetto è stato ispirato dai conflitti del nostro tempo: per riaffermare la tradizionale e storica vocazione della Repubblica più antica del mondo alla Pace, alla Laicità ed alla Libertà. Il progetto si propone quindi anche nel 2017 di sottolineare l’importanza della collaborazione e del dialogo tra i popoli, ma anche il ruolo prezioso del confronto nell’arte contemporanea, come fucina di idee e creatività. E’ straordinario come artisti dalla storia e dal background così diversi possano invece ritrovare un messaggio comune, dei linguaggi comuni, quando giungono ad esplorare l’uomo, i suoi valori, le sue sfide ed i suoi smarrimenti – ha detto Vincenzo Sanfo, organizzatore di fama internazionale – Per questa nuova edizione gli artisti si concentreranno sopratutto sulla pittura a inchiostro, tecnica artistica che in questo momento è molto discussa nel mondo culturale cinese per la sua rilevanza tradizionale e il suo futuro. L’idea è quindi stata accolta con grande favore coinvolgendo in questo progetto le più alte associazioni ed enti culturali. Saranno poi presenti alcuni grandi sculture ed installazioni, così come lo scorso anno, che certamente non mancheranno di suscitare dibattito tra i visitatori e gli operatori del settore”.

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