“Una decisione nazionale si deve prendere sull’opportunità di somministrare la seconda dose ai turisti”. Ad affermarlo il presidente del Veneto, Luca Zaia, rilanciando il tema in vista della stagione estiva. “Penso che quello che hanno fatto i colleghi Toti e Cirio sia una cosa giusta, pensata su misura su due realtà di quella dimensione turistica”, ha detto Zaia.
Ora il Veneto vuol guardare ai giovani e agli operatori del turismo, 80 mila addetti tra alberghi, camping, parchi divertimento, spiagge, a cui si sommano altri 35 mila, soprattutto giovani, dei centri estivi.