Il Tar del Veneto cancella i limiti per le grandi navi nel bacino San Marco, ma nei fatti per il 2015 non sono previsti passaggi di ‘grattacieli del mare’. Le compagnie, infatti, hanno già optato per altri scali per le loro crociere.
Sandro Trevisanato, presidente di Venezia Terminal Passeggeri, esprime soddisfazione ma snocciola dati pieni di preoccupazione: “quest’anno perderemo 200-300 mila passeggeri grazie a una misura che limitava l’accesso al porto di Venezia per navi sopra le 96mila tonnellate. Le compagnie di crociera, che calendarizzano con due anni di anticipo, hanno già spostato gli scali a Trieste, Genova o in Grecia. A Venezia arriveranno navi più piccole, meno moderne, con meno passeggeri”.
Ma il confronto è destinato a non spegnersi: il ministero dei Trasporti ha infatti annunciato che farà appello in Consiglio di Stato.
La sentenza del Tar Veneto di fatto smantella l’ordinanza della Capitaneria di Porto evidenziando, tra l’altro, due questioni. Una riguarda “un difetto assoluto di istruttoria”, in quanto non sarebbe stata fatta una valutazione degli interessi “pubblici e privati” toccati dai divieti riportati nel’ordinanza; l’altra, l’assenza del presupposto previsto dal decreto ‘Clini-Passera’ del 2012, il quale indicava che i divieti di transito potevano applicarsi solo dopo l’entrata in funzione di una via di navigazione alternativa.
Adesso la ‘palla’ passa agli enti preposti per trovare le soluzioni. Lo stesso Trevisanato chiede al Governo di “varare quei provvedimenti che potranno servire dal 2016 alle compagnie di crociera a fare ritorno a Venezia. La necessità di accelerare i tempi della soluzione è espressa anche dal Ministero dei Trasporti quando evidenzia che la sentenza “rende ancora più urgente” la realizzazione dell’iter proposto dal governo sul percorso alternativo per l’accesso alla stazione marittima di Venezia.
Intanto, se per Paolo Costa, presidente dell’Autorità portuale veneziana, la sentenza va intesa come “un ulteriore stimolo affinché venga presa quella decisione capace di togliere le navi da S.Marco senza mettere in crisi l’eccellenza crocieristica veneziana”, Giovanni Puglisi, presidente della Commissione nazionale italiana per l’Unesco, si dice ‘allibito’ dal provvedimento del Tar Veneto.