Ad aprile il Veneto ha registrato una riduzione delle presenze turistiche del 3,5%, di cui 3,6% italiane. A maggio la contrazione è stata dello -0,1% con una diminuzione di italiani dell'8,5%, gli stranieri, invece, sono aumentati del 5,5%. A giugno continua la diminuzione di italiani a fronte di una crescita di stranieri, ma non tale da compensare le perdite del mercato interno.
“Tutto purtroppo ampiamente previsto e preannunciato – commenta Marco Michielli, presidente Federalberghi Veneto – D'altronde, in costanza di un periodo di recessione cosi' prolungato non si poteva pensare che il nostro settore passasse indenne. La preoccupazione è volta al 2013, quando anche la concorrenza internazionale si ripresenterà più agguerrita, mentre il trend di aumento dei costi sulle nostre strutture non accenna a diminuire. Speriamo che il Governo scongiuri l'aumento dei 2 punti dell'Iva”.
Per gli alberghi di montagna si prevede cun calo di presenze fra il 20 e il 30%. “Qua non si supera l'inverno – dice Gildo Trevisan, presidente di Federalberghi Belluno – Per dare un senso alle spese che un albergo deve comunque sostenere in molti hanno deciso di ridurre i prezzi con l'obiettivo di limitare le contrazioni numeriche legate alle presenze. Il risultato, è un abbassamento del valore aggiunto e un calo dei fatturati. E la montagna in estate non può nemmeno contare sull'internazionalizzazione delle località di mare, che in parte, ma solo in parte, compensa le perdite”. Infatti, se nel mese di giugno il calo degli italiani a Jesolo è stato del 18%, l'aumento degli stranieri, in particolare dei russi sta riducendo i danni.
“Ma si tratta di percentuali irrilevanti, siamo ben lontani dal concetto di compensazione – spiega Massimiliano Schiavon, presidente Associazione Jesolana Albergatori, aderente a Federalberghi Veneto – Il bacino tradizionale di turisti italiani a Jesolo, infatti, rappresenta il 51% del totale; quello dei turisti stranieri èdel 49%”.
I dati di Federalberghi Veneto sulle città d'arte di indicano una tenuta fino a tutto il mese di maggio; trend che dovrebbe confermarsi anche nei mesi estivi. Anche qui sono in calo gli italiani connun -10% rispetto agli anni passati, ma compensati da un identico aumento percentuale dei turisti stranieri. In tutte le citta' d'arte del Veneto, in particolare a Venezia e Verona, la crisi sta pesando decisamente meno rispetto alle località di mare e montagna.