Un itinerario delle chiese che unisce le Abbazie di Praglia a Teolo, Santa Giustina a Padova e la Corte Benedettina di Correzzola per promuovere e valorizzare il territorio della Provincia di Padova grazie al finanziamento europeo del progetto Thetris (Thematic Touristic Route development with the Involment of local Society). ‘La Via delle Chiese’ è un itinerario religioso che parte dall'Abbazia di Praglia, immersa nel verde dei Colli Euganei, a Teolo, quindi, tappa a Padova, nota al mondo per la Basilica di Sant'Antonio, per una sosta a Santa Giustina. Lasciata Padova si raggiunge Correzzola, dove si trova la Corte benedettina.
"Buona parte della crescita futura del nostro territorio – sottolinea Barbara Degani, presidente Provincia di Padova – si giocherà sul turismo e quello religioso rappresenta un segmento strategico. Parliamo, infatti, di una città conosciuta nel mondo per il Santo, dove sorge anche un'altra la chiesa di Santa Giustina, che pochi sanno custodire le spoglie di San Luca evangelista. Parliamo di un'area che da nord a sud racchiude alcune delle abbazie e Corti piu' belle d'Italia tra cui Praglia e la Corte benedettina. Sono tesori di grande richiamo che vanno valorizzati secondo nuovi standard capaci di attrarre turisti e pellegrini di tutta Europa, offrendo pacchetti che coniughino il motivo della visita ad altre esperienze emozionali tra cui le terme, l'arte, la natura".
Tre luoghi carichi di interesse storico culturale che si possono conoscere utilizzando le piste ciclabili della provincia di Padova. “Come Provincia stiamo puntando molto sulle piste ciclabili che, tramite l'Anello dei Colli Euganei, l'Anello fluviale di Padova, la pista del Bacchiglione e la Treviso-Ostiglia colleghino il nostro territorio mettendo in rete i luoghi religiosi con altre bellezze – conclude Degani – Stiamo pensando a una Via delle Chiese che porti i cicloturisti da Praglia a Correzzola passando per Padova, in questo modo valorizzeremo anche gli itinerari della Bassa padovana, come il percorso delle bonifiche benedettine, dei casoni veneti e delle ville di Candiana. E perché no, una sinergia tra turismo fluviale e cicloturismo, visto la presenza del fiume Bacchiglione”.