domenica, 22 Dicembre 2024

Comiso, il 7 giugno incontro tra Crocetta e Tajani

Crocetta: riprenderà nome ‘Pio La Torre’

Il 7 giugno, presso lo scalo di Comiso, si svolgerà una conferenza sul turismo e il Mezzogiorno volta a promuovere l’operatività del nuovo aeroporto siciliano. ‘Turismo e infrastrutture per far crescere l'occupazione al sud: il caso dell'aeroporto di Comiso, vedrà la partecipazione di Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione Ue responsabile per l'industria e il turismo e Rosario Crocetta, presidente della Regione Sicilia.    L'apertura dell'aeroporto, finanziato in parte con fondi europei, rappresenta "un'opportunità da non perdere per aumentare i flussi turistici e la competitività del territorio siciliano; in quest'ottica, il ruolo del nuovo scalo va visto in sinergia con tutto il sistema infrastrutturale della Sicilia – spiega una nota di Bruxelles – La necessità di sviluppare un sistema aeroportuale efficiente che consenta ad aree periferiche lo sviluppo dell'industria del turismo e di altri settori a forte potenzialità è particolarmente vero per la Sicilia che ha caratteristiche geografiche, climatiche e un patrimonio culturale ed enogastronomico unici e che sta puntando con decisione su turismo e settori connessi, quali l'agroindustria o la valorizzazione dei beni storici e artistici".    
All'evento interverranno anche: Michela Stancheris, assessore regionale al Turismo; Nino Bartolotta, assessore regionale alle infrastrutture; rappresentati di compagnie aree degli aeroporti siciliani, tra cui Michael Cawley, dg e vice-ad Ryanair. All’incontro è stato invitato anche Maurizio Lupi, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Intanto, il presidente Crocetta ha annunciato che lo scalo riprenderà il nome di ‘Pio La Torre’. “È stato brutto che sia stato tolto un nome di un uomo che ha legato la propria storia a Comiso" ha detto Crocetta.  
“La Regione ha messo a disposizione 4,5 milioni di euro per i prossimi 2 anni – ha aggiunto Crocetta in merito ai  finanziamenti per lo scalo – I soldi ci sono e si può operare. Dopo questi 2 anni, sono sicuro che l'aeroporto sarà in attivo e potrà mantenersi da solo. Ma noi dobbiamo avviare subito un'interlocuzione con il governo nazionale per rivedere la convenzione Enav. Quest'aeroporto non è di serie B, è come tutti gli altri. In nessuna parte, il servizio dei controllori di volo è pagato in questo modo. Questo servizio viene assicurato ovunque dallo Stato. Questo aeroporto è importante non solo per i ragusani, ma per tutta la Sicilia". 

 

 

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