venerdì, 20 Dicembre 2024

Sib, basta alle incertezze. 2017 sia anno della riforma demaniale

“Non abbiamo più tempo. L’incertezza che stiamo vivendo non ci consente adeguati investimenti, che in un settore come il nostro sono fondamentali, anche per soddisfare le esigenze dei clienti. Di conseguenza noi chiediamo che il Governo faccia la legge delega entro il mese di dicembre, perché il 2017 deve essere l’anno della riforma demaniale”. È quanto ha Ad Riccardo Borgo, presidente del Sib – Sindacato Italiano Balneari nel corso del Ttg Incontri di Rimini.

“I tempi delle imprese non sono quelli della politica, è determinante per noi e per i nostri figli passare dalle parole ai fatti – ha aggiunto – Solo così possiamo riprogrammare il futuro dell’offerta turistico balneare del nostro Paese, considerando che questa riforma non può non tener conto, così come tutti ci hanno garantito, che occorre salvaguardare le 30.000 imprese balneari esistenti e gli attuali livelli occupazionali. Questa è la soluzione che abbiamo di fronte oggi, siamo realistici ma non ci facciamo prendere in giro da nessuno, abbiamo il senso delle cose e di conseguenza pretendiamo di essere ascoltati, possiamo garantire fin da subito che terremo fino all’ultimo questa posizione.   

Il convegno che abbiamo organizzato è servito per ribadire le posizioni delle nostre organizzazioni sindacali sul tema delle concessioni demaniali marittime, la piattaforma sindacale è stata approvata da tempo e riguarda due parti importanti per la categoria: il periodo transitorio e il riconoscimento del valore delle imprese.    La stessa sentenza della Corte di Giustizia Europea, pur se negativa – ha  continuato – perché ha dichiarato che non ci possono essere né rinnovi automatici né proroghe ingiustificate, sostiene, però che bisogna tenere conto del legittimo affidamento, che vuol dire l’affidamento che le imprese hanno fatto secondo la legge italiana per dare vita agli stabilimenti balneari, sia in termini di investimento che di lavoro.

Questo è un aspetto certamente importante – ha concluso Borgo – l’altro è quello del riconoscimento della proprietà, in quanto se è pur vero che le nostre aziende sono sul demanio pubblico, la proprietà è nostra e se per qualche ragione ci viene sottratta l’impresa ci deve essere riconosciuto un indennizzo pari al valore commerciale”.     

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