Il settore turistico è la colonna portante dello sviluppo dell’Isola. Un’affermazione confortata dai dati elaborati da Confartigianato e forniti da Unioncamere-Infocamere, che collocano l’Isola al primo posto fra le regioni del Mezzogiorno per il maggior numero di Pmi interessate al turismo.In Sicilia, infatti, sono 16.368 le imprese che operano in attività economiche a vocazione turistica, il 25,3% sul totale della domanda turistica nel Mezzogiorno.
In più, nell’artigianato il peso delle imprese coinvolte nel settore è pari al 21,8% del totale dell’artigianato regionale (75.203 è il numero complessivo delle Pmi artigiane nel territorio), percentuale superiore di 6 punti rispetto alla media nazionale che si attesta al 15%. Seguono Campania (21,3%), Calabria (19,1%) e le altre regioni del Sud Italia.
“Questi dati provano che malgrado l’arretratezza infrastrutturale della Sicilia, che da sola ‘conquista’ l’80% di gap infrastrutturale di tutto il Paese – commenta Filippo Ribisi, presidente Federazione regionale degli artigiani – il turismo è vivo e rappresenta il settore guida dell’economia dell’Isola. Questo il motivo per cui oltre 16 mila imprese artigiane che operano nel territorio, sono ad esso collegate. Basti pensare che fra le regioni con più prodotti di qualità, la Sicilia che ne ha 29 prodotti, è terza nella classifica regionale italiana. Ora dovrebbero essere i nostri governanti a far tesoro di questi numeri, lavorando seriamente su quelle carenze infrastrutturali, vero freno per lo sviluppo dell’Isola”.