A Norcia sono state avviate le operazioni per la cernita delle macerie della Basilica di San Benedetto, crollata in seguito al terremoto dello scorso 30 ottobre. In primo luogo si sta procedendo alla rimozione delle pietre e dei resti, compito affidato a vigili del fuoco e volontari, sotto la guida di un gruppo di restauratori dell’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro del Ministero dei Beni Culturali. La neve caduta copiosa in questi giorni rende più difficoltoso il lavoro degli esperti.
Marica Mercalli, soprintendente per le Belle Arti dell’Umbria, ha spiegato: “I resti recuperati saranno selezionati in tipo A e tipo B. Verranno dapprima adagiati in piazza, per poi essere trasportati e conservati all’interno di container in una zona ancora da individuare nei pressi di Norcia”. Quelli ritenuti di particolare pregio e adatti ad essere riutilizzati, verranno poi usati per la ricostruzione della stessa struttura. Il recupero delle macerie è cominciato dopo che la facciata della Basilica è stata messa in sicurezza con una doppia gabbia realizzata con tubi Innocenti. Oltre al recupero delle macerie della chiesa San Benedetto, la soprintendente ha evidenziato anche i progetti di messa in sicurezza della chiesa cimiteriale di Norcia, di Santa Scolastica, che conserva all’interno un importante ciclo di affreschi, e delle chiese di Sant’Antonio, Sant’Agostino e Sant’Andrea a Campi, quest’ultima la più danneggiata dal sisma.