lunedì, 23 Dicembre 2024

Gli italiani amano i lunghi viaggi, un modo per mettersi alla prova

Gli italiano amano viaggiare e spesso questi viaggi durano anche a lungo. A rivelarlo un’indagine condotta dal motore di ricerca momondo.it che ha interrogato italiani ed europei per comprenderne desideri e abitudini quando si parla di lunghi viaggi.

Il primo dato interessante che emerge dall’indagine è che il 69% degli italiani dichiara di aver fatto, almeno una volta nella vita, un viaggio di oltre un mese. Tra chi invece non si è ancora regalato questo tipo di esperienza (31%), quasi la metà (48%) vede nei costi troppo elevati il principale ostacolo. Segue una altrettanto corposa percentuale di italiani (44%) che ritiene di non potersi sottrarre da impegni familiari e lavorativi così a lungo; diversamente, solo il 5% non risulta interessato a un’avventura di questo tipo.

Dalla ricerca è emerso che l’aspettativa di spesa degli italiani per un viaggio di circa tre mesi si attesterebbe sui 3.000 euro al mese, mentre chi è effettivamente partito conferma che il budget necessario è inferiore. La maggioranza ha speso infatti dai 1.000 ai 2.000 euro al mese.

Gli italiani che si sono già cimentati in un lungo viaggio hanno prediletto l’Europa occidentale e il proprio Paese, rispettivamente per il 27% e 24%, ma hanno viaggiato anche nell’Europa orientale (7%). Tra le mete extra europee, le più gettonate tra gli italiani sono il Nord America (13%) e il Sud America (7%). Anche i viaggiatori europei si sono dedicati alla scoperta di altri Paesi dell’Europa Occidentale (28%), della propria nazione d’origine (16%) e del Nord America (11%).

Gli italiani che non sono ancora partiti per un viaggio di lunga durata sognano il Nord America, avendone la possibilità, infatti, il 19% sceglierebbe questa destinazione, mentre il 16% volerebbe ai Caraibi. Mentre per i turisti europei sono i Caraibi la destinazione in cima al podio e la più sognata con il 17% di risposte a livello globale. Gli unici a differenziarsi per le preferenze di viaggio sono i finlandesi, per i quali è invece l’Europa Occidentale la meta più ambita, che si colloca anche in seconda posizione nella classifica globale, con il 15%; seguita dal Nord America con il 13%.

“È interessante scoprire che oltre due terzi degli italiani hanno intrapreso un lungo viaggio e che il loro desiderio di esplorare nuove mete è particolarmente vivace – ha commentato Clizia L’Abbate, Head of Markets per momondo.it. – I dati però ci dicono che il timore di una spesa troppo elevata è tra i principali ostacoli a intraprendere una simile esperienza, anche se le aspettative dei mancati viaggiatori spesso si discostano dalla realtà. Per aiutare gli utenti a realizzare i propri viaggi dei sogni momondo è impegnata con i suoi esperti a sviluppare contenuti e funzionalità che li ispirino e li aiutino a diventare il miglior agente di viaggi personale. Con Trip Finder, ad esempio, è possibile impostare un limite di spesa e identificare tutte le destinazioni che si possono raggiungere senza superarlo”.

Le motivazioni che spingono maggiormente i viaggiatori europei e quelli italiani a lasciar tutto e partire per lunghi periodi sono due: la voglia di provare nuove esperienze avvicinandosi a culture differenti e quella di entrare in contatto con realtà diverse per espandere i propri orizzonti (entrambe indicate dal 28% dei rispondenti).

Per capire al meglio le evidenze emerse e cosa si innesca a livello psicologico ed emotivo nei viaggiatori italiani che intraprendono un’avventura di questo tipo o desiderano farlo, momondo ha coinvolto la psicologa Mara Maglioni di MioDottore. “Viaggiare vuol dire allontanarsi da casa mettendo alla prova se stessi in un ambiente estraneo e sconosciuto – ha detto – Partire per un lungo viaggio è un po’ come mettere un pezzo della propria vita in mano a un destino diverso da quello che sembra già scritto con diverse coordinate culturali, sociali, relazionali ed una lingua nuova. Anche sapersi orientare in uno spazio nuovo e abbandonare la propria comfort zone è una sfida, per questo viaggiare può essere addirittura considerato terapeutico in quanto stimola le capacità di risoluzione dei problemi e aumenta l’autostima. Le persone sono spinte ad espandere i propri orizzonti da quell’energia vitale verso il nuovo e lo sconosciuto che caratterizza la natura umana e chi ha provato il piacere di viaggiare cerca di rifarlo superando in qualche modo anche la barriera economica. Un lungo viaggio può essere comunque pianificato anche per chi conduce una vita canonica, basta averlo fatto almeno una volta, per accorgersi che ne è valsa la pena. I meccanismi psicologici che si attivano sono spesso l’eccitazione che spinge ad affrontare l’avventura e la speranza di trovare qualcosa di positivo nel percorso; il viaggio differisce dalla vacanza per i tempi che pongono sicuramente domande più profonde dovute all’allontanamento per un periodo molto più esteso dalla propria routine, ma i benefici a posteriori sono proporzionali ai dubbi iniziali”.

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