“Il turismo del sistema Italia ha un impatto di circa il 12% del Pil ed occupa il 10% del mercato del lavoro, è quindi necessaria una modernizzazione dell’intero sistema se si vuole mantenere la competitività alla luce del fatto che nei prossimi 13 anni i flussi turistici aumenteranno dagli attuali 600 milioni di visitatori internazionali a un miliardo e mezzo”. Lo ha dichiarato Gianfranco Fisanotti, presidente dell’Associazione nazionale delle aziende e degli Enti pubblici e privati di promozione e di accoglienza turistica (UnionTurismo) in occasione della riunione per la definizione dei lavori del consiglio nazionale che si riunirà venerdì prossimo alla Bit presso il Centro Sociale Culturale Sardo (Galleria del Duomo). Un sistema alberghiero quello italiano che si trova davanti a nuove sfide lanciate dai concorrenti europei. Per questo Unionturismo chiede al governo “l’adozione di strumenti ed incentivi per passare dall’uso anche disattento dei giacimenti culturali presenti nel territorio italiano ad una logica che nasca dalle esigenze di innovazione e dalle sfide poste nel sistema della competizione tecnologica”. Fisanotti nota, infatti, che “solo il 5% delle strutture alberghiere italiane è on-line mentre in Europa la media è del 35%”.
