sabato, 23 Novembre 2024

Genova, crollo ponte Morandi penalizza anche il turismo

Anche il turismo ha subito delle ricadute dopo il crollo del ponte Morandi.  A risentire maggiormente sono le strutture museali, quelle legate all’intrattenimento, l’Acquario, Palazzo Reale, mentre reggono le strutture ricettive.
Nel periodo gennaio-luglio 2018 Genova ha registrato un +4,1% di pernottamenti con un aumento degli stranieri di oltre il 10%. Nonostante Genova sia “perfettamente raggiungibile e pronta ad ospitare i visitatori”, sottolinea l’assessore al Turismo e Commercio, Paola Bordilli, l’aspetto psicologico ha un impatto su chi deve venire in città per un giorno. Per questo a soffrire di più sono i musei, Palazzo Reale, che ha avuto un contraccolpo del 20% sulle presenze, e l’Acquario, dove il calo è stato del 50%.
“Agosto – spiegano dalla struttura – è un momento in cui molti di quanti hanno le seconde case sulla costa, vengono qui in giornata per visitare l’Acquario. Questo flusso è diminuito. Anche i francesi stanno frenando abbastanza. In realtà, le vie di accesso per chi viene da Milano e dal Levante non presentano problemi. In determinati orari, può incappare in qualche coda chi viene da Ponente. Ma l’Acquario è raggiungibile e funzionante”.
Per quanto riguarda gli alberghi c’è una diminuzione di presenze, ma contenuta. “Onestamente – dice Walter Mariani, che rappresenta gli albergatori associati all’Ascom – cancellazioni significative non ce ne sono state: ne abbiamo registrata una quota nei giorni immediatamente successivi al crollo e poi ha cancellato qualche gruppo in arrivo a fine mese e a settembre, ma l’impatto è minimo. Rispetto al trend degli ultimi anni ha rallentato senz’altro il last minute, un segmento in cui il mercato è piuttosto fermo. Ma è difficile stabilire se questo dipenda da quanto è accaduto. Anche perché dopo ferragosto c’è sempre stato un calo fisiologico”.
“Dopo il crollo del viadotto – aggiunge Laura Gazzolo, che rappresenta gli alberghi associati a Confindustria – c’è stato un calo e lo testimonia anche uno scambio di mail che ho avuto con i miei colleghi proprio in queste ore, ma non è molto alto: avremo dati più chiari a fine mese. Dopo ferragosto c’è sempre una stasi negli hotel, è un periodo un po’ statico, perché le prenotazioni legate all’estate rallentano e non sono ancora partite quelle del comparto business. Ma settembre vede di solito gli hotel di Genova molto ‘occupati’. Intanto stiamo aspettando che la situazione della viabilità, che è in progress in questi giorni, si definisca e venga esemplificata in una mappa che con l’ausilio di colori spieghi in maniera semplice come muoversi in città, per inviarla ai nostri clienti in arrivo”.

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