sabato, 23 Novembre 2024

Arriva l’autunno e gli italiani tornano a preferire le città d’arte

Confturismo-Confcommercio in collaborazione con l’Istituto Piepoli, ha effettuato la consueta analisi dell’indice di fiducia del viaggiatore italiano. E dall’indagine emerge che nel mese di settembre si è evidenziato un fenomeno del tutto nuovo: l’indice è rimasto stabile rispetto al mese di agosto a 71 punti, sui valori massimi annuali. Il valore è inoltre il più elevato della serie storica per quanto riguarda il mese di settembre, evidenziando un chiaro allungamento “dell’estate turistica”.  Rispetto allo stesso mese del 2017, il punteggio è più elevato di sette punti. Nel complesso non si rilevava un valore dell’indice così elevato da oltre due anni, vale a dire dal luglio del 2016.

Con l’arrivo dell’autunno, gli italiani preferiscono le città d’arte rispetto alle destinazioni di mare. E dall’indagine risulta che nel prossimo trimestre, un italiano su due ha intenzione di visitare una città d’arte. La ragione principale di questa scelta è legata alla motivazione di viaggio: quasi un intervistato su due vuole visitare musei, monumenti o mostre. Il fascino esercitato dalle città d’arte italiane attrae otto connazionali su dieci. Le destinazioni che riscuotono maggiore interesse sono la Toscana, il Trentino Alto-Adige, la Sicilia, il Lazio e la Lombardia.

Tutte queste regioni saranno scelte sia per il patrimonio artistico culturale di cui dispongono, ma anche per l’ottima offerta enogastronomica che sono in grado di proporre.

Il focus mensile è stato poi effettuato proprio sulle città d’arte e su di un eventuale weekend lungo di tre giorni verso tali destinazioni, che gli italiani intervistati dichiarano di volere programmare prediligendo, come mete, Firenze, Roma e Venezia. A livello europeo invece le destinazioni più desiderate sono invece Parigi, Londra e Praga. La spesa media per un weekend lungo sarà di 500 euro, leggermente inferiore a quella delle destinazioni estere.

Tale differenza può essere anche in parte spiegata dai differenti mezzi di trasporto utilizzati: per andare all’estero l’aereo in oltre otto casi su dieci, mentre per i weekend lunghi italiani l’auto (oltre quattro italiani su dieci) o il treno (in quasi un caso su tre).

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