venerdì, 22 Novembre 2024

Al via ‘Buy Veneto’ con 200 buyer da tutto il mondo

Apre i battenti la nuova edizione del ‘Buy Veneto 2018′, workshop internazionale del turismo nel Veneto promosso dalla Regione e giunto alla 17^ edizione.

La manifestazione, in corso all’Hotel NH Laguna Palace di Mestre, è l’iniziativa più importante di marketing territoriale a favore degli operatori veneti del settore, interessati a potenziare i propri rapporti commerciali con i mercati esteri.
“Con grande soddisfazione – ha detto Federico Caner, assessore regionale al Turismo – possiamo dire che, dal 2015 a oggi, la qualità di Buy Veneto è aumentata, nonostante il risparmio economico cospicuo nella sua organizzazione, pari a oltre 200.000 euro rispetto ai fondi stanziati. Da 120 buyer siamo arrivati a 200, abbiamo aumentato da 7 a 11 gli educational tour sul territorio, fondamentali per presentare le diverse realtà, organizzandoli per venire incontro alle esigenze degli operatori e dei buyer, come nel caso di quello sulla Pedemontana vicentina, che ci è stato richiesto espressamente dopo il +14% di presenze fatto registrare lo scorso anno dalla provincia berica. Il Vicentino, come il Trevigiano, continua a crescere e questo significa anche che l’attenzione che poniamo nei confronti del territorio da’ riscontri”.
I numeri migliori, nelle stime 2018, sono però quelli del Bellunese (+6,7% arrivi, +2,6% presenze). “La crescita della montagna – riprende Caner – ci dà soddisfazioni. Non è un caso che una delle novità di Buy Veneto 2018 sia il mini workshop ‘Dolomiti Show’, in cui si sono incontrati alla fiera di Longarone 26 buyer internazionali con quasi 90 sellers. Sulla montagna stiamo investendo molto, con nuovi bandi per strutture ricettive, aree interne, reti di impresa e impianti a fune. E le cifre dimostrano un certo risveglio e risposta da parte degli operatori”.
Un’altra novità di Buy Veneto 2018 è la presenza delle agenzie digitali.
“Con il turismo stiamo parlando – ha detto Luca Zaia, presidente del Veneto – della più grande industria del Veneto, con 17 miliardi di fatturato su un pil regionale di 150 miliardi. Gli oltre 70 milioni di presenze per me significano più di 70 milioni di opportunità di promuovere il Veneto. Il rischio, di fronte a un’offerta turistica variegata come la nostra, è quello di non riuscire a mettere in fila tutti i fattori della produzione, nel qual caso un punto di forza potrebbe diventare una debolezza. Con Buy Veneto, che facciamo proprio per incrociare la domanda con l’offerta, la nostra regione, per la prima volta nella storia, da 17 anni si può vantare di avere una sua borsa del turismo, che altrove non c’è o è fatta male.
Adesso – ha concluso – le sfide per continuare a far crescere il nostro turismo sono quelle di essere sempre più presenti sul web, pur senza rinunciare all’offerta turistica tradizionale, il puntare sul turismo emozionale, sul quale siamo stati tra i primi a credere, e mettere in rete le informazioni che abbiamo, facendo capire che ‘la terra di Venezia’ non è solo Venezia, ma c’è attorno un contesto unico di vita e offerta turistica, che, non a caso, attira già 60 milioni di presenze. Vogliamo dunque crescere in qualità, facendo aumentare le presenze rispetto agli arrivi, sondando in maniera giusta i nuovi mercati”.

 

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