domenica, 22 Dicembre 2024

Rutelli annuncia: in campo 9 mld fino al 2013

Il vice premier: “Nessuna tassa di soggiorno. Sì a spalmare le vacanze”

Non solo parole. Al termine dell’incontro di ieri il Governo conferma la determinazione e la volontà per lo sviluppo del settore e il vicepremier Francesco Rutelli annuncia che per gli anni 2007-2013 saranno messi in campo circa 9 miliardi di euro da investire nel turismo e nella cultura. Rutelli ha anche annunciato che ci sarà un nuovo incontro con le categorie in vista della legge finanziaria e saranno attivati dei tavoli di lavoro su tutte le questioni fin qui sollevate. Nessuna tassa di soggiorno, assicura il vice premier, sarà introdotta. “In Italia – ha precisato Rutelli – non c’é una tassa di soggiorno e non intendiamo introdurla. Affronteremo invece la questione delle città d’arte e dell’escursionismo turistico – ha aggiunto riferendosi a città come Roma, Firenze e Venezia – con provvedimenti ad hoc in Finanziaria per dare risposte solide e credibili. La tassa di soggiorno, che c’è invece in quasi tutti i Paesi europei, non ci sarà, e questo – ha concluso – costituirà un vantaggio competitivo per l’Italia”. Rutelli ha poi difeso il portale italia.it: “molto di quello che è stato scritto – ha detto – non è vero. E’ vero invece che abbiamo tratto questo progetto dalle secche in cui si trovava e a febbraio lo abbiamo mostrato, chiarendo che la versione ufficiale del portale sarà quella che sarà presentata alla Bit dell’anno prossimo. E’ un cammino che deve crescere e migliorare: finora non è stato versato un euro per il portale”. Infine Rutelli ribadisce l’obiettivo di “spalmare” le vacanze nell’anno “senza toccare, però la forza delle vacanze estive”. Il ministro ha ricordato che una commissione mista Turismo- pubblica istruzione è al lavoro e a breve farà delle proposte per aiutare la “destagionalizzazione” dei flussi turistici, consentendo qualche giorno libero nel corso dell’anno. Rutelli parla con tutte le “cautele” del caso ma si augura che le nuove proposte possano trovare il “consenso” necessario.

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