giovedì, 19 Dicembre 2024

Fs, Moretti: allineare tariffe a Francia e Germania

L’ad ai suoi dirigenti: ragioniamo da impresa. E promette: no esuberi

Le Ferrovie, oggi “bad company con un buco di oltre due miliardi” devono “cambiare ottica e ragionare da impresa pura e semplice”. A partire dalla dirigenza. Il richiamo del capoazienda, Mauro Moretti, ai suoi dirigenti riuniti ad un convegno di Federmanager, è a focalizzare i problemi piccoli, a perseguire soluzioni utili all’impresa e a capire cosa chiede il cliente. Alle Ferrovie, Moretti promette di prendere “decisioni choc”, come rinunciare a certe tratte in assenza di copertura dei costi. “Non parteciperemo più a gare in perdita” annuncia pensando anche a riportare Rfi a fare il gestore nazionale della rete mentre “ciò che è al di fuori degli obblighi non lo farà più”; Trenitalia “faccia bene l’azienda di trasporto” a 360 gradi; nel settore merci si dovranno tagliare i rami secchi. Gli altri asset (stazioni, piattaforme merci, immobili) vanno “valorizzati”. Il trasporto regionale è il primo problema delle Ferrovie: “Non si vive con un terzo dei ricavi e i costi più alti degli altri” aggiunge Moretti che nel suo piano industriale chiede al 2011 un incremento delle tariffe per allineare i ricavi agli attuali livelli di Francia e Germania. Quindi rivolgendosi alla platea di dirigenti, li sollecita a impiegare in modo ottimale le risorse (uomini e mezzi) che sono “sottoutilizzate in maniera incredibile”, focalizzarsi sul rapporto costi-ricavi, fare proposte: “Non spetta a noi ma alla politica pensare a investimenti per grandi lavori. Rimettiamo i piedi per terra, facciamo i semplici uomini di azienda altrimenti non avremo treni puliti e puntuali”. E promette: “Nessun licenziamento, i lavoratori in esubero potranno essere ricollocabili”.

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